Quest’anno la cerimonia del 165° anniversario della Fondazione della Polizia di Stato ci ha regalato una cornice unica, la vista di Roma dal Pincio.
L’ organizzazione è stata impeccabile , confermando il consueto elevato standard del Dipartimento della Pubblica Sicurezza nella gestione degli eventi.
Lo slogan “Esserci Sempre “ conferma poi la storica vicinanza tra Polizia e cittadini.
Cerimonia semplice quasi pragmatica ma diretta, discorsi senza molta retorica ma presentati con una chiarezza di linguaggio anche inusuale per simili circostanze.
Il Capo della Polizia Prefetto Gabrielli sottolineando che la cerimonia deve uscire dal “ rito solista celebrativo” svolto in ambienti chiusi, coinvolgendo le piazze delle città e gli organi di Governo si è rivolto agli Operatori della Polizia di Stato, parlando della nuova opportunità che avranno con il riordino delle carriere dichiarando che la loro anzianità di servizio e la dedizione va premiata, dando un nuovo stimolo, ad una categoria da tempo senza sostanziali ricambi generazionali, con una reale possibilità di progressione in carriera.
Si è soffermato ,poi, con un velo di emozione, ricordando le vittime sia durante un servizio svolto, sia coloro che sono venuti a mancare per malattia o tragici eventi naturali, con un rapido accenno sul fenomeno purtroppo in crescita del suicido tra gli operatori della sicurezza, confermando gli sforzi del monitoraggio che si sta effettuando sulle situazioni critiche e riaffermando senza retorica “del far parte tutti di una famiglia e di un progetto comune”.
Essere uniti farà sentire tutti tutelati.
Il Ministro dell’interno On. MInniti nel suo discorso ha fatto un richiamo alla situazione del terrorismo internazionale che accumuna senza distinzioni, le grandi citta sia europee che del continente Africano, le nuove minacce terroristiche sono a prevedibilità zero, per il loro modus operandi, dando un indicazione sulla linea da percorrere “ aggiornare , comprendere e migliorare la cooperazione tra le forze di polizia e l’intelligence “, ribadendo che l’ antidoto della imprevedibilità si sostanzia con il controllo del territorio, sottolineando che l’Italia è sempre un paese aperto, stigmatizzando il suo discorso con una frase “non subire ma governare”.
Le celebrazioni sono proseguite nel pomeriggio con la cerimonia al Quirinale che ha visto affidato alla Polizia dei Stato il cambio della Guardia d’Onore al Palazzo del Quirinale.