Religioni. Dopo la visita di Francesco, conoscenza e tolleranza religiosa negli Emirati Arabi Uniti
di Emanuela Locci
La recente visita di Papa Francesco negli Emirati Arabi Uniti, prima visita pastorale di un Pontefice nello stato arabo, ha suscitato vasta eco e ha dato il via a una serie di esiti positivi. Uno di questi è l’annuncio da parte dello sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, di commemorare la visita da Sua Santità Papa Francesco, capo della Chiesa cattolica, e da Sua Eminenza il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmed Al-Tayeb, ordinando la costruzione di un edificio dedicato all’armonia interreligiosa. L’annuncio arriva dopo che lo sceicco Mohamed e lo sceicco Mohammed bin Rashid, vicepresidente e sovrano di Dubai, hanno dato il via alla costruzione di una chiesa e di una moschea in onore della visita dei due leader religiosi.
La Casa della Famiglia di Abramo, così si chiamerà la costruzione, non sarà solo un museo commemorativo della visita pastorale, ma sarà il nuovo punto di riferimento della tolleranza religiosa e simboleggerà lo stato di coesistenza e fraternità umana praticata da persone di varie etnie, nazionalità e credenze che vivono negli Emirati Arabi Uniti. La società emiratina infatti è un crogiolo di etnie e nazionalità, che convivono pacificamente. Basti pensare che dei quasi dieci milioni di abitanti solo poco più del 10% sono cittadini emiratini e il restante è composto da lavoratori immigrati. Anche se la religione ufficiale dello stato è l’Islam il governo persegue una politica di alta tolleranza verso le altre religioni.
L’edificazione della Casa della Famiglia di Abramo, profeta venerato dalle tre grandi religioni monoteiste, ha l’obiettivo di inviare al mondo un messaggio forte sulla cultura della tolleranza, della convivenza, della reciproca conoscenza e della libertà religiosa per tutte le fedi che possono essere professate liberamente nel regno degli Emirati.
L’ispirazione per la costruzione è scaturita dalla Dichiarazione della Fraternità Umana, l’importante documento firmato dal Papa e dal Grande Imam di Al-Azhar, e sostenuta da numerosi intellettuali e personalità politiche musulmane. Il progetto di costruzione della Casa della Famiglia di Abramo non è solo un progetto religioso ma abbraccia più in generale la cultura e la civiltà di un popolo, e non può essere che accolto favorevolmente grazie al messaggio culturale che lancia: la conoscenza reciproca e la tolleranza. Gli Emirati Arabi Uniti promuovono la convivenza sicura e pacifica per coloro che vivono negli Emirati, e tali decisioni rafforzano ulteriormente la posizione del Paese sulla tolleranza e sulla vita pacifica.
Numerose dichiarazioni di diversi leader religiosi si sono levate in favore del progetto, in particolare Padre Binny Mathew, dalla chiesa di San Giuseppe ad Abu Dhabi, ha dichiarato: “La Casa Abramitica sarà un simbolo di pace e coesistenza per l’intera comunità e ricorderà alle future generazioni il momento storico in cui due grandi leader religiosi hanno visitato gli Emirati Arabi Uniti”.
L’auspicio è che la decisione presa dai regnanti emiratini possa avere un impatto positivo su tutta la società civile, rassicurandola nei suoi diritti fondamentali con una presa d’impegno che appare lungimirante, in particolare nella libertà di professare la propria fede, senza timori o emarginazioni.
Fonte: https://www.groi.eu/o0vPH