A tre mesi dal completo ritiro degli Stati Uniti dall’ Afganistan appare sempre più evidente L’ influenza del Pakistan nel ritorno al potere dei talebani.
Senza l’ aiuto dei Servizi Segreti pakistani i talebani non sarebbero mai riusciti a riprendere il controllo di gran parte del territorio afgano in dieci giorni, tutto questo è potuto accadere grazie al supporto logistico e formativo che i servizi militari del Pakistan hanno fornito con costanza e specificità agli insorgenti.
D’ altra parte la struttura operativa e di comando talebana era basata a Quetta ed a Peshawar , città pakistane poste al confine afgano, logico , quindi , affermare che il Pakistan da anni manipola e tenta di calibrare gli equilibri regionali a proprio vantaggio.
La spiegazione è semplice, un governo troppo occidentalizzato in Afganistan rappresenta un pericolo per il governo pakistano perché sarebbe politicamente troppo vicino all’ India, creando un effetto “ sandwich “ con il Pakistan stretto tra due nemici.
Molto meglio un governo di estremisti islamici in Afganistan che mai potrebbe allearsi con gli indiani.
Dal punto di vista militare la descritta postura pakistana concretizza la teoria geopolitica della “ Profondità strategica “, i pakistani temono che in caso di guerra con L’ India una possibile sconfitta, con relativa occupazione del territorio, li costringa in ritirata oltre il confine afgano, avere , allora , i talebani alleati diventa necessario per riorganizzarsi è contrattaccare.
Nello scenario attuale va , inoltre, considerato L’ atteggiamento americano che se da un lato permette l ‘ alleanza Pakistan Afganistan dall’ altro ammonisce il Pakistan con minacce militari a non condividere azioni ostili del talebani contro gli USA.
Nel medio termine tutto resterà immutato in attesa della ripresa economica dell’ Afganistan.