La guerra è sempre un affare per le mafie, la criminalità è oggi sempre più globalizzata e la crisi Ucraina sembra essere una ghiotta occasione per le organizzazioni criminali tanto che i primi segnali di cooperazione tra gli ambienti mafiosi di vari paesi appaiono evidenti.
Gli scafisti russi ed ucraini sono, infatti, già attivi e pronti alla tratta di donne e bambini che fuggono dalle bombe.
È uno dei grandi affari della guerra, un business ed un reato gravissimo che l’ Italia deve contrastare prima che si espanda, perché come sempre le mafie guardano avanti ed agiscono nell’ illegalità proiettate sul futuro.
Il Viminale ha già attivato le misure di contrasto alla tratta, lo scorso 3 marzo è stato firmato presso la Prefettura di Torino il protocollo di intesa regionale per potenziare il contrasto alla tratta di esseri umani e garantire tutela ed assistenza alle vittime.
L’ intesa oltre a contrastare concretamente tutti i reati correlati punta a migliorare il continuo scambio di informazioni tra le forze dell’ ordine, a proporre una formazione costante degli operatori, ed allo sviluppo di metodologie di azione standardizzate.
La Prefettura diventa capofila del progetto europeo Alfa-accogliere le fragilità, progetto che unisce numerosi partners, tutto questo grazie all’ impulso del Prefetto di Torino Raffaele Ruberto e del Vice Prefetto Laura Cassio.
La D.ssa Cassio particolarmente attenta nella difesa dei diritti umani si è da tempo impegnata per la realizzazione del tavolo di lavoro che ha portato all’ accordo, riuscendo a creare un utile sinergia tra tutti gli attori coinvolti in una logica multi-agenzia che si declina in un efficace coordinamento operativo sia dal punto di vista investigativo per il contrasto alla tratta e sia dal punto di vista dell’ assistenza alle vittime.