Caro Ministro,
noi che ci riteniamo capaci di sognare, siamo entusiasti del Suo modo di produrre, organizzare e trovare soluzioni per aumentare il livello di sicurezza per il nostro paese.
La Sua vicinanza alla Polizia di Stato ed a tutte le Forze dell’Ordine è coinvolgente, ma il Ministero dell’Interno non è governato solo da poliziotti.
Esiste il personale contrattualizzato che merita altrettanta attenzione perché concorre quanto la Polizia, giorno dopo giorno a raggiungere gli obiettivi fissati dall’Autorità politica.
Lavoriamo fianco a fianco dei poliziotti, nelle Questure, nei Commissariati, nelle Prefetture di tutta Italia, ed al Ministero.
Siamo stati fino ad oggi invisibili, uomini e donne dimenticati.
A causa del blocco del turn over, il personale dell’Amministrazione civile dell’Interno si è ridotto sensibilmente, il Viminale per questo ha sostituito il personale civile mancante con il personale della Polizia di Stato, sottraendo uomini al controllo del territorio.
Ma questa deve essere l’eccezione e non la regola.
L’analisi dello scenario interno evidenzia poi una difformità gestionale tra il personale dovuta all’appartenenza a categorie professionali regolamentate giuridicamente con modalità diverse:
corpo prefettizio a regime pubblico, polizia di stato a regime pubblico, vigili del fuoco a regime pubblico, dirigenti di seconda fascia a regime privato, personale civile a regime privato.
Le differenti tutele giuridiche del personale citato (diversi trattamenti economici per svolgere lo stesso lavoro, diverso numero di ferie, diversa gestione dei periodi di malattia, diverso controllo delle presenze), hanno creato delle profonde disuguaglianze verso i dipendenti dell’Amministrazione civile, condizione, questa, che non aiuta l’organizzazione ad essere unita.
Allora “Daje Mattè” come dicono a Roma.
Il personale civile del Viminale per le responsabilità che ogni giorno si assume deve essere inserito in un ruolo speciale, ed avere così un’univoca gestione delle risorse umane che si occupano di sicurezza.
Matteo siamo con te, cambiamo questo paese!
SEGRETARIO NAZIONALE UGL
MINISTERO INTERNO
Sergio Giangregorio