Dopo aver ospitato Expo 2015, l’Italia sta organizzando la sua partecipazione alla prossima edizione dell’Esposizione Universale che sarà inaugurata a Dubai il prossimo ottobre e che si protrarrà fino ad aprile 2021. È la prima volta che un Expo viene organizzato in un paese arabo e secondo le stime sarà l’evento più importante del 2020/2021 con circa 27 milioni di visitatori, che potranno visitare quasi duecento padiglioni rappresentativi delle nazioni che hanno deciso di partecipare.
Il tema scelto per l’Expo è “Collegare le Menti, Creare il Futuro”, che fonda e rappresenta lo spirito di collaborazione e cooperazione che ha portato gli EAU al successo nell’esplorazione di nuovi percorsi di sviluppo e innovazione. Attraverso questo tema, l’Expo 2020 di Dubai farà da catalizzatore, collegando menti di tutto il mondo e ispirando i partecipanti a mobilizzarsi su sfide condivise in un’Esposizione Universale di portata globale senza precedenti.
Anche l’Italia quindi si sta preparando per arrivare pronta all’evento malgrado le difficoltà oggettive derivanti dalla lotta al Covid 19, che sta interessando l’Italia, come moltissimi altri paesi del mondo. Gli organizzatori emiratini consapevoli delle difficoltà hanno collaborato fattivamente e il lavoro del cantiere del Padiglione Italia sta continuando senza sosta. Il Padiglione Italia sarà collocato tra le aree tematiche “Opportunità” e “Sostenibilità” nel sito di Expo 2020 Dubai in una posizione strategica anche dal punto di vista dei flussi di visitatori, sono previsti cinque milioni di visitatori.
Vediamo ora nello specifico come si articolerà la partecipazione italiana. Innanzitutto è stata istituita la figura del Commissariato Generale del Governo, Paolo Glisenti che ha il compito di coordinare e organizzare la presenza italiana all’Esposizione Universale. Si occupa di gestire in Italia e all’estero, le iniziative e le risorse legate alla partecipazione italiana e tutte le iniziative a carattere scientifico, culturale e artistico a sostegno delle finalità dell’evento.
L’idea del progetto del padiglione è racchiusa nello slogan “la bellezza che unisce le persone” ed esprime pienamente il progetto, firmato da Carlo Ratti, Italo Rota, Matteo Gatto e F&M Ingegneria, che intende promuovere l’ingegno italiano, offrendo ai visitatori un’esperienza unica, in grado di fornire una panoramica della competenza multidisciplinare del talento e della creatività delle piccole e grandi realtà della Penisola. In questo contesto e con queste premesse l’evento sarà infatti anche un’occasione imperdibile per il sistema Italia di mostrare le proprie peculiarità ed eccellenze.
Questo approccio è condiviso dal sistema economico italiano, infatti il presidente di Confindustria Piemonte, Fabio Ravanelli, fa notare che gli esperti economici italiani considerano secondo le loro analisi l’Expo 2020 un’occasione imperdibile per il rilancio del made in Italy in grande stile.
In questi giorni, come ha descritto l’ingegnere Giovanni Trogu, gli addetti ai lavori sul sito di Expo Italia stanno provvedendo alla costruzione dei basamenti sui quali saranno collocati i pilastri che sorreggeranno i tre scafi che simbolizzeranno il tricolore italiano. Sarà presente anche un grande cerchio che sarà il basamento della struttura sulla quale sorgerà una statua del David di Michelangelo. Sarà una copia originale di bronzo del 1700 che occuperà uno spazio centrale del Padiglione e si ergerà per circa sei metri di altezza.
La statua passerà tutti i livelli del Padiglione e offrirà ai visitatori una vista molto coinvolgente perché nella struttura ci saranno delle finestre che permetteranno di vedere questo David da diverse altezze e angolature. Dal basso si coglieranno i dettagli delle gambe, mentre salendo si potranno ammirare i dettagli delle mani, degli occhi e dei riccioli dei capelli di David. La facciata del Padiglione che sarà costituita da corde nautiche in plastica riciclata, in ossequio alla politica green dell’Italia e del paese ospitante, è in fase di produzione e sarà installata a giugno completando la parte esterna della struttura.
A luglio sarà chiusa la prima fase di realizzazione, dedicata alle finiture interne fatte di materiali organici e innovativi che rappresentano le eccellenze delle aziende italiane e che prepareranno il Padiglione al rush finale della fase dell’allestimento. Tutte le regioni italiane sono invitate a presentare le proprie eccellenze, per ciò che concerne la Sardegna non si hanno notizie circa la partecipazione, a parte la delibera dell’Accordo di collaborazione con il Commissario Generale di sezione per l’Italia per Expo 2020 Dubai, siglato a dicembre 2019.
Emanuela Locci
Fonte: https://www.groi.eu/iRoGv