Category Archives: Politics
Turkey the game changer
More than six years on the crisis in Syria, both the political and military solutions appear to be unattainable. However, the military situation on the ground is apparently not going completely against the Syrian Army and its Russian ally. Strategicall…
Comprehensive strategy to change curricula
The ongoing crisis across the region is putting a lot of pressure on the security services and systems. There is no light at the end of the tunnel and very little hope that the crisis will end soon. Across the region, the dominant feeling is that of di…
Libia – brief report 7-10-2016
Il generale Haftar persiste nel suo lavoro di rafforzamento della sua figura nell’est della Libia, guadagnando di giorno in giorno maggiori poteri. I recenti successi militari dell’esercito di Haftar hanno permesso al settore petrolifero di rilanciarsi, secondo dati recenti la compagnia petrolifera libica Arabian Gulf Oil Company (AGOCO) ha aumentato la produzione di petrolio fino a circa 300 mila barili al giorno, inoltre secondo quanto riportato dalla National Oil Company (NOC) l’output petrolifero il Libia è salito a 485 mila barili al giorno. La ripresa della produzione è avvenuta immediatamente dopo la riconquista da parte di Haftar dei porti di Sidra, Ras Lanuf, Zueitina e Marsa al Brega, l’insieme delle infrastrutture che costituiscono la mezzaluna petrolifera. Entro la fine del 2016 la Libia potrebbe arrivare a produrre quasi un milione di barili al giorno di petrolio, segnando una svolta nel settore dal 2011.
La ripresa del settore petrolifero comporterà però un enorme afflusso di denaro nella Banca Centrale libica con sede a Tripoli, sotto il controllo del Governo di Unità Nazionale, rivale del Generale Haftar. In realtà la liberazione dei porti della mezzaluna petrolifera si sta rivelando una mossa molto astuta da parte di Hafar, che oltre a muoversi militarmente sta gettando le basi per una nuova fase di conquista politica del potere in Libia. Consentendo al paese la ripresa della produzione petrolifera, Haftar sta rafforzando la sua figura in tutta Libia, compresa la Tripolitania e le sue operazioni militari acquistano di volta in volta maggiore legittimità anche a livello internazionale. Liberando i porti di Ras Lanuf e Sidra ha voluto dare dimostrazione della sua intenzione di operare nell’interesse della Libia, è però vero che le vittorie militari di Haftar sono arrivate grazie alla collaborazione delle milizie locali alle quali era stata garantita la possibilità di inserirsi nella ripresa delle attività petrolifere.
Inoltre, il fatto che i porti della mezzaluna petrolifera siano stati liberati per mano di Haftar pone un serio rischio per il governo di Tripoli, che si trova costretto ad accettare una situazione in cui Haftar esercita un controllo ferreo sulle entrate di denaro provenienti dal commercio di petrolio e quindi un enorme influenza sul processo politico interno, è molto probabile infatti che Haftar inizi ad avanzare pretese verso Tripoli, consapevole del suo potere in tutta l’area della mezzaluna petrolifera.
Il crescente peso di Haftar in Libia è sostenuto anche da diverse potenze, tra cui la Russia, con la quale Haftar sta stringendo accordi per l’importazione di armamenti. Abdel Basset Badri, rappresentante di Haftar, ha concordato con il ministro della difesa russo Sergej Shoigu, l’invio di armi di 5.000 pistole, attrezzature per telecomunicazioni, lanciarazzi RPG e mezzi blindati, mentre è ancora in discussione la possibilità di sostenere Haftar tramite l’invio di aerei cacciabombardieri e di avviare un’operazione congiunta Esercito Nazionale Libico-Russia per contrastare i miliziani di Daesh, come avviene similmente in Siria. L’Egitto invece ha rinforzato la collaborazione nel campo dell’intelligence, che prevede l’aumento di personale appartenente al Mukhabarat egiziano in Cirenaica, oltre che la trasmissione di immagini satellitari e apparecchiature elettroniche.
Al momento sembra inarrestabile l’avanzata di Haftar, che è deciso a dimostrare al mondo di poter assicurare alla Libia un governo stabile e forte, contrariamente a quanto invece sta facendo il Governo di Unità Nazionale che invece permane in uno stato di immobilità che sta imbarazzando la comunità internazionale.
Se Haftar continuerà ad attrarre sostegno da potenze estere, gli accordi di Skhirat del 17 dicembre 2015 potrebbero essere messi in discussione già entro il 2016. Secondo fonti locali, Haftar ha in programma diversi incontri riservati a Tripoli nelle prossime settimane, con lo scopo di presentare una proposta di transizione politica della durata di tre mesi entro la prima settimana di novembre, con l’intermediazione della Francia.
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Libia – brief report 7-10-2016
Il generale Haftar persiste nel suo lavoro di rafforzamento della sua figura nell’est della Libia, guadagnando di giorno in giorno maggiori poteri. I recenti successi militari dell’esercito di Haftar hanno permesso al settore petrolifero di rilanciarsi, secondo dati recenti la compagnia petrolifera libica Arabian Gulf Oil Company (AGOCO) ha aumentato la produzione di petrolio fino a circa 300 mila barili al giorno, inoltre secondo quanto riportato dalla National Oil Company (NOC) l’output petrolifero il Libia è salito a 485 mila barili al giorno. La ripresa della produzione è avvenuta immediatamente dopo la riconquista da parte di Haftar dei porti di Sidra, Ras Lanuf, Zueitina e Marsa al Brega, l’insieme delle infrastrutture che costituiscono la mezzaluna petrolifera. Entro la fine del 2016 la Libia potrebbe arrivare a produrre quasi un milione di barili al giorno di petrolio, segnando una svolta nel settore dal 2011.
La ripresa del settore petrolifero comporterà però un enorme afflusso di denaro nella Banca Centrale libica con sede a Tripoli, sotto il controllo del Governo di Unità Nazionale, rivale del Generale Haftar. In realtà la liberazione dei porti della mezzaluna petrolifera si sta rivelando una mossa molto astuta da parte di Hafar, che oltre a muoversi militarmente sta gettando le basi per una nuova fase di conquista politica del potere in Libia. Consentendo al paese la ripresa della produzione petrolifera, Haftar sta rafforzando la sua figura in tutta Libia, compresa la Tripolitania e le sue operazioni militari acquistano di volta in volta maggiore legittimità anche a livello internazionale. Liberando i porti di Ras Lanuf e Sidra ha voluto dare dimostrazione della sua intenzione di operare nell’interesse della Libia, è però vero che le vittorie militari di Haftar sono arrivate grazie alla collaborazione delle milizie locali alle quali era stata garantita la possibilità di inserirsi nella ripresa delle attività petrolifere.
Inoltre, il fatto che i porti della mezzaluna petrolifera siano stati liberati per mano di Haftar pone un serio rischio per il governo di Tripoli, che si trova costretto ad accettare una situazione in cui Haftar esercita un controllo ferreo sulle entrate di denaro provenienti dal commercio di petrolio e quindi un enorme influenza sul processo politico interno, è molto probabile infatti che Haftar inizi ad avanzare pretese verso Tripoli, consapevole del suo potere in tutta l’area della mezzaluna petrolifera.
Il crescente peso di Haftar in Libia è sostenuto anche da diverse potenze, tra cui la Russia, con la quale Haftar sta stringendo accordi per l’importazione di armamenti. Abdel Basset Badri, rappresentante di Haftar, ha concordato con il ministro della difesa russo Sergej Shoigu, l’invio di armi di 5.000 pistole, attrezzature per telecomunicazioni, lanciarazzi RPG e mezzi blindati, mentre è ancora in discussione la possibilità di sostenere Haftar tramite l’invio di aerei cacciabombardieri e di avviare un’operazione congiunta Esercito Nazionale Libico-Russia per contrastare i miliziani di Daesh, come avviene similmente in Siria. L’Egitto invece ha rinforzato la collaborazione nel campo dell’intelligence, che prevede l’aumento di personale appartenente al Mukhabarat egiziano in Cirenaica, oltre che la trasmissione di immagini satellitari e apparecchiature elettroniche.
Al momento sembra inarrestabile l’avanzata di Haftar, che è deciso a dimostrare al mondo di poter assicurare alla Libia un governo stabile e forte, contrariamente a quanto invece sta facendo il Governo di Unità Nazionale che invece permane in uno stato di immobilità che sta imbarazzando la comunità internazionale.
Se Haftar continuerà ad attrarre sostegno da potenze estere, gli accordi di Skhirat del 17 dicembre 2015 potrebbero essere messi in discussione già entro il 2016. Secondo fonti locali, Haftar ha in programma diversi incontri riservati a Tripoli nelle prossime settimane, con lo scopo di presentare una proposta di transizione politica della durata di tre mesi entro la prima settimana di novembre, con l’intermediazione della Francia.
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الأردن..عندما تغيب “الدولة” وتتصدر الشائعات
كثيرة هي الاحداث التي يشهدها المجتمع الاردني مؤخرا من الاعتداءات الارهابية وصولا الى تفاصيل السياسة الداخلية و بعض الاجراءات و القرارات وصولاً الى حادثة اغتيال الكاتب ناهض حتر.
المتابع لمجريات الامور في الاردن يستشعر حالة من غياب المرجعيات, فالدولة بدت غائبة في عدة محطات مهمة مؤخراً سواء على صعيد قيادة المشهد الاعلامي او ضبط ايقاعه على اقل تقدير , فالجميع بدأ يستشعر حالة الفوضى الاعلامية و الغياب اللافت لأي استراتيجية تواصل مع الداخل مما حول الدولة للتعامل مع ردود الفعل لا مع اساس المعلومة.
الملفت للنظر مؤخراً هي القدرة التنظيمية لبعض الفئات على مواقع التواصل الاجتماعي بحيث يتحول الخبر الى شبه حقيقة بمجرد تداوله و يتحول معظم مستخدمي مواقع التواصل الى ادوات تساعد في اعادة النشر ة التدوير.
مؤخراً شهدت هذه الظاهرة ارتفاعاً ملحوظاً في مستوى الاداء, فعند تشكيل حكومة هاني الملقي الاولى ظهرت قائمة تشكيل مكتوبة بالطريقة الرسمية المعتادة و تم تسويقها على انها التشكيل الحكومي الجديد حتى ان بعض وكالات الاعلام قامت بإعادة نشر الوثيقة وتسويقها على انها خبر تشكيل الحكومة القادم من العاصمة عمان. الملفت للنظر في هذه الظاهرة هو ارتفاع المستوى التقني في صياغة الخبر بحيث يكون اقرب في صيغته الى النسخة الرسمية .
و الاهم من ذلك التوقيت الي يتم اختياره لبث هذه الشائعات.
مثال واضح على نمو هذه الظاهرة و تطورها هو الطريقة التي انتشرت بها لائحة التغييرات في مواقع الاجهزة الامنية و التي تبعت خبر احالة رئيس هيئة الاركان الاردني على التقاعد و التي اعطت هذه اللوائح المزعومة نوعاً من المصداقية و قدرة هائلة على الانتشار السريع.
الملفت للنظر هو غياب القدرة الحكومية على مواجهة هذا الاسلوب من نشر الشائعات و خسارة الرواية الحكومية لموقع “المصدر الاساسي للمعلومة” و حصرها في خانة النفي و الدفاع عن النفس و حتى التعامل مع المعطيات الناتجة عن سيادة الشائعة.
المتتبع لمسار الامور يدرك اننا لا نتحدث فقط عن ظاهرة انتشار للإشاعة, بل نتحدث عن غياب واضح للدولة في واحد من اهم الملفات و خسارة الدولة لقدرتها على ضبط المناخ العام و انتشار المعلومة الصحيحة اما الاخطر فان هذه الظاهرة لا تقتصر على نشر الاشاعة و تشويش المناخ العام بل قد تتحول اداة للابتزاز و تشويه الحقائق و خلق مناخات سلبية باستمرار مما يعني ان اي توجه او طرح حكومي يمكن اسقاطه عبر التحشيد ضده و تشويهه شعبياً مما يجعله غير صالح للتطبيق.
غياب اي استراتيجية حكومية للتواصل مع الداخل قادرة على بناء قناة تواصل شفافة و مهنية يعني ان حالات اختطاف الراي العام ستستمر و قد تتطور سلباً و تأخذ اشكالا متعددة مستقبلا.
Security and Governance, challenges and risks
The ongoing crisis across the region is putting a lot of pressure on the security services and systems. There is no light at the end of the tunnel and very little hope that the crisis will end soon. Across the region, the dominant feeling is that of di…
Syria: different Protagonists and objectives
A new phase of the Syrian crisis was triggered by the Turkish intervention in the north of Syria. While there are many reasons for this move from the Turks, it very quickly ended the dream of a Kurdish State, which has been floated recently. There was …
سوريا: اختلاف الاهداف و التقاء المصالح تصعيد ثلاثي امريكي اسرائيلي تركي
Suddenly, Palestine back at the top of Arab’s agenda